
Prova orale nei concorsi pubblici. Sorteggio delle domande e svolgimento della prova orale in un’aula aperta al pubblico.
- 13 Marzo 2019
- Studio Legale Gallone & Urso
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In questo periodo si stanno svolgendo le prove selettive di diverse procedure concorsuali, tra cui quelle per la selezione di docenti nella scuola pubblica e quelle per dirigenti medici ed infermieri. In diverse occasioni le commissioni esaminatrici hanno proceduto allo svolgimento delle prove orali, o colloqui, in palese violazione della specifica normativa sullo svolgimento dei concorsi pubblici. In particolare si fa riferimento al D.P.R. 487/1994 e, per quanto concerne il personale sanitario, anche ai D.P.R. 483/1997 e D.P.R. 220/2001, i quali sanciscono il principio inderogabile ed immodificabile secondo cui la commissione esaminatrice, prima della prova orale, formula i quesiti da sottoporre ai candidati, che dovranno essere somministrati ai candidati mediante estrazione a sorte. In nessun caso, quindi, la commissione esaminatrice di un pubblico concorso può evitare il sorteggio delle domande da porre ai candidati, e ciò, a prescindere da qualsiasi motivazione addotta dalla stessa. La giurisprudenza amministrativa ha più volte chiarito che la regola del sorteggio delle domande è una regola generale ed inderogabile a garanzia della trasparenza delle prove concorsuali. Al fine di invalidare le prove orali, quindi, non occorre provare altro. In caso di mancato sorteggio delle domande la prova orale è radicalmente viziata e deve sempre essere annullata e ripetuta.
Sempre con riferimento alla prova orale, il problema ha investito anche la possibilità per la commissione esaminatrice di far svolgere le prove in aule non aperte al pubblico. Anche questo contrasta nettamente con quanto previsto dalla suindicata normativa, e pertanto, la giurisprudenza amministrativa ha chiarito che anche in tale ipotesi le prove orali siano irrimediabilmente viziate, e come tali vadano annullate e ripetute. E’ accaduto più volte che la commissione esaminatrice impedisse ai candidati in attesa di sostenere la prova orale di assistere alle prove dei colleghi, con la motivazione di voler impedire che gli stessi potessero essere avvantaggiati dal fatto di ascoltare in anticipo domande poi ripetute. Il Consiglio di Stato, confermando una pronuncia di primo grado, ha ribadito che le prove orali di qualsiasi procedura concorsuale debbano sempre svolgersi in un’aula aperta al pubblico in modo che chiunque possa assistervi. Di conseguenza, nel caso in cui la commissione esaminatrice chieda ai candidati in attesa di essere esaminati di attendere il loro turno in una stanza separata, pone in essere un comportamento certamente illegittimo e, in caso di bocciatura, il candidato potrà senza dubbio ottenere l’annullamento di tale bocciatura dinnanzi al tribunale amministrativo competente.
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Esiste l’obbligo per le commissioni di attenersi al numero delle domande contenute in ogni busta estratta? Mi spiego meglio se ne possono fare in meno o più rispetto a quelle estratte? Una volta estratto.il foglio contenente le domande, al candidato va mostrato? Grazie
Dopo la prova orale, la commissione fa uscire tutti i presenti dalla sala della prova per un confronto sulla votazione da assegnare. Oltre alla Commissione possono restare altri dipendenti dell’ente? Addirittura il titolare dell’ente stesso… Se sì, non potrebbe insorgere il sospetto che chi resta, a maggior ragione il titolare dell’ente, vuole condizionare il giudizio della commissione?
Buongiorno
è possibile, a seguito di sostenimento e superamento del test di ingresso e della prova scritta erogare nella prova orale una sola domanda che dovrebbe, secondo le linee guida fissate dal Ministero della Pubblica istruzione ad esempio, “essere volta a verificare non solo le conoscenze, ma anche le capacità del candidato, come la capacità di contestualizzare le proprie conoscenze, di sostenere una tesi, di rispondere alle obiezioni, di mediare tra diverse posizioni”. Come è possibile che a seguito di superamento con buon risultato della prova teorico/pratica, della valutazione dei titoli una sola domanda permetta di escludere il candidato? Può essere considerato motivo di ricorso? Vi sono regole per lo svolgimento della prova orale? Le sono grata per le indicazioni che vorrà darmi. Cordiali saluti
Buongiorno, ho partecipato ad un concorso pubblico per una società della Regione Sardegna, alla prova orale è successo questo: (premetto i candidati dopo la prova scritta siamo rimasti in tre), entra in aula la presidente con un cesto con le domande della prova orale, i foglietti di alcune di queste domande erano ancora da inserire nel cesto (presumo circa 4/5), il presidente piega questi foglietti e li metti sopra tutti gli altri, subito dopo chiama anche il primo candidato, in ordine alfabetico, il quale presumo prenda i biglietti che si trovano sopra, il primo candidato vince il concorso. Ritenete sia corretta la procedura di interrogare in ordine alfabetico e non estraendo una lettera?
Grazie, salvatore rubattu