RICORSO CONTRO L’ESCLUSIONE DALLA PROVA PRESELETTIVA DEL
CONCORSO A 40 POSTI DI CPS INFERMIERI DEL POLICLINICO UMBERTO I
Con pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 40 del 20/5/2016, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I, bandiva il Concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 40 posti di Collaboratore Professionale Sanitario – Infermiere. Questo concorso si attendeva da circa dieci anni, e quindi le domande di partecipazione arrivate sono state quasi 20.000. Ciò era prevedibilissimo, considerata la presenza delle migliaia di infermieri che in tutti questi anni hanno lavorato con contratti a termine nel SSR del Lazio, delle centinaia di dipendenti delle cooperative che in questi anni, di fatto hanno sopperito al fabbisogno ordinario di personale, nonché, delle migliaia di infermieri laureatisi in tutti questi anni, che aspiravano ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Ciò rendeva inevitabile lo svolgimento di una prova preselettiva, come espressamente previsto nel bando di concorso, ed in conformità all’art. 7 comma 2-bis D.P.R. 487/1994. Viste le premesse – oltre 20.000 partecipanti per selezionare 40 posti – ci si aspettava una prova seria, corretta, trasparente, e soprattutto rigorosissima, in modo da rispettare la regola della par condicio fra tutti i partecipanti. Purtroppo queste legittime aspettative sono state del tutto tradite. All’esito della prova centinaia di partecipanti hanno denunciato 2 aspetti gravissimi.
- mancanza assoluta di controlli e telefoni cellulari utilizzati per comunicare con l’esterno, addirittura inviando foto dei questionari a cui stavano rispondendo, che poi venivano pubblicati in internet;
- ripetitività dei 18 questionari “sorteggiati” nelle diverse sessioni di prova. In realtà i quesiti risultano tutti simili e ripetitivi, e ciò risulta inspiegabile alla luce del fatto che avrebbero dovuto essere sorteggiati.
La cosa davvero “strana”, per esempio, è il fatto che i quesiti siano proprio identici. Ad esempio, in tutti e diciotto questionari c’è sempre lo stesso quesito di logica, ossia individuare il numero mancante nella sequenza. Pur cambiando i numeri, il meccanismo logico per risolverlo era sempre lo stesso, ossia sommare i due numeri precedenti, quindi chi aveva visto in internet i quesiti già sorteggiati poteva risolverlo in pochi secondi. Questo è accaduto con tantissimi quesiti, essendo quasi tutti ripetuti nelle varie sessioni. Allora, considerando che dovevano essere sorteggiati, ciò appare davvero molto sospetto.
La prova scritta era prevista per venerdì 14 aprile 2017
Il nostro Studio Legale ha presentato ricorso cautelare monocratico urgente al Presidente del Tar del Lazio, per 82 partecipanti esclusi, il quale ritenendo fondati i motivi del ricorso, ha disposto la pubblicazione del tutto tramite pubblici proclami, ordinando al Policlinico di depositare una dettagliata relazione sui nostri motivi di ricorso. Immediatamente dopo la comunicazione dell’Ordinanza Presidenziale, la Direzione Generale dell’Umberto I ha sospeso la procedura rinviando la data della prova scritta all’esito del procedimento al Tar.
A questo punto ci attendiamo che la prova venga caducata, a tutela di tutti coloro che hanno partecipato a questa prova che sin dall’inizio aveva suscitato varie polemiche, come riportate da numerosi organi di informazione tra cui La Repubblica ed il TG5.
Di seguito, l’Ordinanza del Tar del Lazio N. 03329_2017 REG
e il comunicato di sospensione adottato dal Policlinico Umberto I COMUNICATO URGENTE
A breve comunicheremo ulteriori sviluppi ed aggiornamenti sulla vicenda
Per informazioni contattare lo Studio Legale Gallone&Urso al numero 06/688.06.275 o compilando il form presente in questa pagina.